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Gli elementi per un corretto piano di backup

Indice dei contenuti

Tempo di conservazione, tempo di esecuzione, intervallo di esecuzione e altri elementi utili alla progettazione del tuo piano di backup: scopriamo in questo articolo cosa sono e come si utilizzano.

Buona lettura!

I 3 pilastri del backup: tempo, spazio e sicurezza

Quando si disegna il proprio sistema di backup ci sono molti elementi da tenere in considerazione. In questo articolo vedremo gli elementi principali, ossia quelli legati al:

  • Tempo: intervallo di esecuzione, tempo di conservazione, tempo di esecuzione.
  • Spazio: compressione e deduplica 
  • Sicurezza: crittografia

Elementi per risparmiare tempo sul backup

  1. Il tempo di esecuzione 

È fondamentale sapere e avere conoscenza di quanto tempo ci vuole per effettuare un backup. Perché questo? Perché se per effettuare il mio backup impiego 24 ore, questo avrà un impatto sulle performance del sistema backuppato e sul risultato del backup, poiché se impiego 24 ore è probabile che durante il backup i dati siano già stati modificati. 

Quindi è fondamentale conoscere l’intervallo di backup ed è fondamentale ridurlo, per quanto possibile, poiché non possiamo avere un ciclo di backup troppo lungo.

  1. Il tempo di conservazione

Il tempo di conservazione è importante per due aspetti.

In primo luogo perché tanti più backup mantengo, tanto più costo ho ovviamente, poiché lo spazio ha un costo. D’altro canto, tanti più backup mantengo tanto più posso tornare indietro in caso di problemi.

Quindi, devo stare molto attento a bilanciare bene il costo con il risultato.

È evidente che se mi trovo nella condizione di dover stare 15 giorni in ferie e ho un backup che tiene solo tre giorni di retention, se succede qualcosa l’ultimo giorno di backup, quando mi accorgo di aver bisogno del backup (quindi che è successo qualcosa l’ultimo giorno prima delle ferie) sono passati 15 giorni e il backup non mi serve assolutamente a niente, poiché non troverò le informazioni che mi servono.

Per questo è fondamentale definire bene un tempo di conservazione congruo.

  1. L’intervallo

L’ultimo elemento legato al tempo è l’intervallo, ovvero ogni quanto prendo una copia di backup. Ovviamente questa informazione è intimamente connessa al tempo di esecuzione, perché, se per eseguire un backup ci vogliono 24 ore, è inutile che ne prenda uno ogni 12 ore, in quanto il secondo ciclo di backup si sovrapporrebbe con il primo creando un potenziale disastro.

L’intervallo è particolarmente importante in relazione alla frequenza di modifica dei dati, perché capite bene che backuppare un sistema che acquisisce 3 prenotazioni al secondo è diverso da un sistema che ne acquisisce 3 all’ora o da uno che ne acquisisce 3 al giorno.

Probabilmente in un caso sarà sufficiente prendere un backup giornaliero, in un altro caso sarà necessario fare un backup orario e, in un altro caso ancora, dovremmo essere quanto più prossimale al dato possibile. 

Quindi, l’intervallo di backup è un altro elemento fondamentale nella costruzione di una politica di backup.

Elementi per risparmiare spazio nel backup

Parliamo ora degli elementi che possono consentirci di risparmiare sullo spazio.

Abbiamo detto che dobbiamo lavorare su un tempo di conservazione congruo rispetto a quella che è la nostra necessità. Per risparmiare sullo spazio ci sono due elementi fondamentali che ci aiutano a ottimizzare lo spazio occupato dai nostri backup: la compressione e la deduplica.

La compressione, come dice la parola stessa, serve a comprimere i dati che salviamo, quindi, per semplificare al massimo, possiamo dire che facciamo una sorta di grande file zip (ovviamente la tecnologia di compressione usata da molti sistemi di backup professionale è molto più complessa e ha dei risultati diversi).

La compressione ci permette di risparmiare molto spazio nel caso di documenti testuali e di elementi testuali, ma salva molto meno spazio per quello che riguarda le immagini, che hanno solitamente difficoltà di compressione.

In questo secondo caso ci viene in aiuto la deduplica.

La deduplica è un sistema molto più complesso. Se io ho lo stesso elemento in cinque copie, lo salvo una volta sola e poi faccio riferimento a quel dato salvato in tutte e cinque le copie. Quindi, se ho una cartella contenente un tera di immagini e questa cartella non cambia mai, il mio backup sarà poco più di un tera, poiché salverò l’immagine una volta sola e poi saprò nelle 5,6,7 o 8 copie (che terrò come storico) che quell’immagine non è mai stata modificata. Quindi, la salvo una volta sola e la collego a tutti i backup che faccio.

Elementi per aumentare la sicurezza del backup

L’ultimo elemento di cui vogliamo parlare in questo articolo, e che è importante soprattutto per backup che vanno su supporti rimovibili (ad esempio su chiavette USB, disco, oppure che vanno in ambienti non trust, quindi non sicuri dal nostro punto di vista) è la crittografia.

La crittografia gioca un ruolo fondamentale nel caso in cui i backup siano su supporti rimovibili. 

Ad esempio, se facciamo un backup su una chiavetta USB e la perdiamo i nostri dati saranno a disposizione di chiunque la recuperi. Se, invece, la chiavetta è crittografata, ovviamente mettiamo al sicuro quelli che sono i nostri dati.

Conclusioni

In questo articolo abbiamo visto alcuni elementi fondamentali che aiutano a definire una corretta pratica di backup. 

Tutti questi elementi vengono utilizzati costantemente in All You Cloud, dove teniamo molto alla sicurezza dei dati dei nostri clienti.

Se vuoi scoprire come applicare alcuni di questi concetti alla tua realtà o approfondire il tema dei backup puoi contattarci compilando il form che trovi nella nostra pagina Contatti. Saremo felici di aiutarti e di trovare la soluzione più adatta a te!

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